Spazio alla natura

“Dov’è l’elefante?
Dov’è il pappagallo?
Dov’è il serpente?”

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Ecco, molto semplicemente, tutto il testo di uno degli ultimi lavori tra i più recenti di Barroux uscito in Italia a marzo 2016 per le Edizioni Clichy, raffinata casa editrice fiorentina, molto attenta anche alla produzione editoriale per i più piccoli.

La storia, diretta e potente, arriva attraverso le immagini e lo fa in maniera efficace e inequivocabile. Si tratta di un’ode alla natura e, soprattutto, alla salvaguardia della natura. Seguendo i tre protagonisti, elefante, pappagallo e serpente, si assiste al disboscamento di una fantasmagorica foresta. Quello che accade è, in parallelo, il sorgere di una città, sempre più grande, sempre più opprimente e sempre più ingiusta e non ingiustificabile per proporzione, bruttezza, devastazione.

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I tre protagonisti e un albero rimangono rinchiusi in questa prigione di cemento, fino a venire realmente ingabbiati in uno zoo.

Da qui sapranno fuggire tutti e tre, albero in spalla, per dirigersi al porto, prendere una barca e raggiungere un’isola o un lembo di terra incontaminata in cui proseguire una vita immersa nella natura.

Un libro che diventa uno strumento straordinario per ragionare con i bambini di paesaggio naturale e paesaggio antropico, di equilibri tra natura e uomo, tra azione umana e gestione dell’ambiente.

Se si costruisce qualcosa, si “ruba” spazio a qualcuno o a qualcos’altro? Se si costruiscono dei palazzi, lo si farà al posto degli alberi di una foresta, ad esempio? Quanto spazio esisterà al mondo? (domanda complessa, ma le risposte potrebbero essere molto interessanti) Sarà possibile continuare a costruire case? Dove sono gli alberi che conosci e che vedi più spesso? Hai mai visto un bosco? Sei mai entrato in un bosco? Perché gli alberi sono importanti? …

Queste e molte altre domande, possono essere il naturale proseguo della lettura di questo libro. I bambini, anche i più piccoli, possono ragionare su questi argomenti. Le risposte che ho ricevuto, facendolo in prima persona, sono state tante: gli alberi sono belli, gli alberi fanno l’ombra d’estate per giocarci sotto, gli alberi fanno respirare, gli alberi fanno i frutti, gli alberi sono case di molti animali e, quindi, non bisogna togliere le case degli animali…

Ragionare di ambiente e di natura con i bambini non solo è possibile, ma è sempre più un dovere.

Ecco alcune immagini tratte dal laboratorio nato dalla lettura di questo bel libro e, per il post completo, basterà cliccare qui.

Per informazioni
ele.baboni@gmail.com

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