Fondale abbastanza azzeccato.

Forse lei avrebbe amato dei toni più scuri, dei cieli notturni, ma era una persona così solare che mi sembra fare un pendant perfetto qui.

Io, la Marghe, l’ammiravo. Sono sempre stata così schiappa in matematica e fisica che, a un certo punto del liceo, due mie compagne mi fecero un agguato e inscenarono un pomeriggio di studio normale, che mi andava bene, obbligandomi poi a tradimento, una per lato, a studiare mate.
Niente, non capivo e quindi mi astenevo dallo studio. Tempo perso, meglio il tedesco, la letteratura l’arte… Ero talmente capra con voti così tendenti al 4 che ho avuto la sensazione che la mia prof di mate non mi credesse. Una volta, sbigottita di fronte alla mia intera pagella, dolce e gentile come era sempre, mi chiese: come è possibile? Deve avere pensato che io amassi tutti gli altri insegnanti e mi accannissi solo su di lei. Temo abbia pensato che io l’abbia sempre presa in giro e, invece, io, vista la mia inadeguatezza, ho sempre solo cercato di esiliarmi dalle materie matematiche.
Santa Margherita dei cieli, guarda in basso e aiutami tu a non sbagliare la distanza tra le stelle, quando la misuro.

Ecco la bozza, l’illustrazione, tutto parte da qui.