Una serie di elementi vegetali dell’altezza di tre metri, per decorare la parete est di un piccolo studio, proprio dove si trova l’affaccio al terrazzino dell’appartamento. La tecnica è quella a secco della pittura a acqua, gouache e acrilico, ad imitare quella a buon fresco. Troppo spesso le decorazioni murali sono definite “affreschi”, ma andrebbe sempre cercata e evidenziata la distinzione tra le due tecniche che indicano metodologie diverse e consistenza molto diversa all’invecchiamento nei secoli, fatto salvo il buono stato del supporto murale.
In questo caso, si è cercato di imitare la materia “invecchiata”, studiando una tecnica pittorica e soprattutto di rifinitura che potesse riprodurre quella texture abrasa, leggermente polverosa, interrotta da micro-lacune che spesso hanno le decorazioni murali antiche, sia a buon fresco che a secco.
Come si vede negli step riportati per la pittura dei nastri, si noterà il film pittorico uniforme e compoatto, nonostante sia già steso per velature leggerissime in questa immagine.
Dopo la stesura delle campiture, avendo fatto attenzione a creare la volumetria idonea, si passa al lavoro di rifinitura che servire per “invecchiare” la superficie appena dipinta. Qui sotto l’effetto ottenuto in entrambe i dettagli di nastri sul lato destro.
Infine una carrellata di immagini, sotto e qui, dal cantiere al lavoro quasi concluso.
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