C’era una volta… un contadino che pensava di avere un figlio poco intelligente e non sapeva cosa fargli fare nella vita.
Per giunta la matrigna, essendosi egli risposato, detestava questo ragazzo e cercava in tutti i modi di allontanarlo. Non sapendo che pesci pigliare, chiamò un frate e gli chiese di trovare una soluzione per toglier loro di torno quello stupido ragazzo. Il frate propose di accoglierlo in convento e di proporgli un’occupazione.
Condotto con sé il ragazzo, il frate gli affidò alcune pecore da portare al pascolo e gli diede una borsa di pane sufficiente per nutrirlo due giorni, dicendogli che al terzo giorno lo avrebbe raggiunto.
Il giovane pastorello obbedisce di buon grado e, raggiunto il pascolo, accudisce le oecore canticchiando allegramente e sbocconcellando il suo pane all’ombra di una bella pianta. In quel momento, passa di là…
Alcune illustrazioni per un testo del folklorista Isaia Visentini, presente nella raccolta di Fiabe mantovane, di cui ho altre tavole in questo post.
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